A Sound of Joy (Sun Ra Tribute)

Antonino Siringo, Pianoforte
Andrea Tofanelli, Tromba
Ares Tavolazzi, Contrabbasso

INFO & BOOKING
Rebecca Scorcelletti
+ 39 3405175419
si.sco@me.com

Prima di ascoltare la musica di Sun Ra è necessario partire da un presupposto che, per quanto sconcertante, bisognerà necessariamente considerare: Sun Ra non è un terrestre.
Per sua stessa ammissione, Sun Ra viene dallo Spazio, più precisamente da Saturno. Questa è la premessa per ascoltare o occuparsi della sua musica. Chi non fosse in grado,
per una forma di pregiudizio, un eccesso di pragmatismo, per incapacità immaginativa, per presunzione, per fede, per necessità, per pudore, chi non fosse in grado, dicevo, di
credere ai natali extraterrestri di questo compositore, pianista, filosofo, farebbe bene a cambiare aria e a trovarsene una più rassicurante, ben piantata sulla terraferma magari.
(da: Sun Ra, l’extraterrestre – Antonino Siringo – www.megliomeno.com)

E’ da questa premessa che il Trio si avventura nella sconfinata produzione di Sun Ra, una produzione fatta di stili diversi, colpi di coda, visioni e di uno spasmodico tentativo di portare agli uomini della Terra il messaggio dell’Universo attraverso la Musica.
Si tratta di una rilettura di alcune fra le più importanti composizioni dell’extraterrestre partendo da un presupposto più intimo, cogitativo. Una conversione: dal macrocosmo dell’Arkestra al microcosmo del trio senza batteria. 

Antonino Siringo al pianoforte, Andrea Tofanelli alla tromba, Ares Tavolazzi al contrabbasso, entrano nella stratosfera terrestre, a bordo di una piccolissima scialuppa interstellare, con il solo scopo di riportare sulla Terra… a Sound of Joy.

“Suonare Sun Ra in trio, senza batteria: può sembrare una provocazione. Dov’è lo spettacolo? Dov’è il frastuono delle percussioni? Dov’è il caos rutilante e visionario dell’Arkestra? Forse queste cose mancano, ma rimane nuda e splendente l’essenza: la musica. Con questo trio le composizioni di Sun Ra splendono in tutta la loro bellezza melodica, la tridimensionalità della loro espressione si fa più intensa e l’agilità del trio consente ai musicisti di infilarsi, con rara bellezza di suono, nelle mille pieghe di quei racconti, allegandole, espandendole e volgendole verso territori sconosciuti. In sostanza, l’esperienza della musica di Sun Ra.”

Stefano Zenni